Carissimi amici,
purtroppo siamo sempre alle prese con le solite situazioni Pirandelliane che ormai caratterizzano non solo l'ippica ma, sempre più in maniera similare, tutto il nostro amato Paese ormai dilaniato da uno Stato fallimentare.
Spesso sono in giro per gli ippodromi e partecipo a molte riunioni, la disperazione è dilagante e, certe volte, purtroppo, registro una crescente rassegnazione e quanto di peggio possa vivere un essere umano, la mancanza di prospettive.
Non sono serviti molti giorni affinché l'ennesimo burocrate scelto dallo Stato si scontrasse con una parte del nostro settore ed oggi, purtroppo, dobbiamo registrare una rottura profonda tra le Società di Corse e il Dott. Vaccari. Mi raccontano di partecipanti all'incontro di mercoledì scorso che si sono scagliati fisicamente contro il suddetto, trattenuti a forza dai presenti, e di importanti esponenti del settore che hanno sbattuto la porta andandosene prima del dovuto. Personalmente ritengo gravissima questa rottura ma possiamo forse biasimare chi si ribella a questa dittatura burocratica/demenziale?
Decreti fantasma, complicati e incomprensibili, disprezzati perfino da coloro che li hanno scritti, firmati e poi disconosciuti, decretano l'applicazione di un continuo sterminio programmato che si perpetua da ormai troppi anni. I due Ministeri, che dovrebbero gestirci, sono in dichiarata guerra, espressa palesemente con toni anche forti e si lanciano vicendevolmente denunce gravissime. In questi giorni è iniziato un processo che coinvolge 36 dirigenti del Mipaf...
Mi scappa da ridere quando loro, i burocrati, ci vengono a dire che "non siamo uniti", e certi giornalisti sottolineano che il settore è diviso!
Eppure non siamo mai stati uniti come adesso, siamo tutti unitissimi nel disperato tentativo di capire come si possa riuscire a rinnovare i colori, a fare una fattura per il pagamento dei premi, a riuscire a recuperare i soldi che abbiamo pagato per le iscrizioni e, soprattutto, siamo uniti nella ricerca disperata di capire quando arriveranno questi dannatissimi Premi che, quando arriveranno, non saranno neppure sufficienti per pagare i fornitori. Siamo uniti nel tentativo di capire quando ci daranno la nostra parte del bottino che lo Stato ha "rapinato" agli scommettitori nei mesi di Settembre, Ottobre, Novembre e Dicembre 2012, anche noi facevamo parte della banda, ma l'organizzatore del colpo, lo Stato e tutti gli altri, sono scappati con la nostra parte del maltolto. Non si fanno certe cose.
Siamo unitissimi, non rompeteci più i coglioni!
Oggi, ancor più di ieri, si evidenzia l'urgenza e la necessità di una immediata riforma radicale che ci sganci, finalmente, da questo impasse.
In questi giorni ho ricevuto molte telefonate, specialmente dal sud ed in particolare dalla Sicilia, che mi chiedevano a che punto è il progetto di riforma di Lega Ippica Italiana. Il Comitato Pre-Lega ha consegnato tutto il pacchetto del progetto rinnovato al Ministero Economia e Finanze e si appresta a fare altrettanto al Mipaf. I rapporti con Pd e Pdl sono stretti e rafforzati, il rapporto con il M5S è ormai stabilito. Manca solo il Governo. Manca solo un Ministro del Mipaf e speriamo questa volta di essere più fortunati...
Intanto ieri al Senato hanno ripresentato il disegno di Legge di Lega Ippica Italiana e la stessa cosa avverrà alla Camera nei prossimi giorni.
Devo ringraziare, e lo faccio consapevole del peso della responsabilità che ne consegue, gli amici toscani, emiliani e veneti che ci hanno pubblicamente dichiarato il loro sostegno e che hanno scelto di stare sotto la bandiera del rinnovamento.
In particolare devo fare i complimenti ai toscani che sono riusciti ad ottenere l'apertura, che pare ormai certa, dell'ippodromo di Montecatini.
Ci siamo attivati con i veneti per recuperare le giornate di Padova, almeno il 50%, portandole a Treviso.
Mi auguro che in questi 2 ippodromi si riesca ad applicare quello spirito di sperimentazione auspicato da tutti, che possa valorizzare molto di più, nei confronti del pubblico e dello scommettitore, lo spettacolo della corsa e che si riesca a ridare valore ai cavalli delle fasce più qualitative.
Gli amici di Milano Ippica stanno portando avanti un progetto assai ambizioso e innovativo che vede la costruzione di un Parco dei cavalli che rappresenterebbe un Case History determinante per tutto il sistema nazionale, in bocca al lupo!
Io, personalmente, farò il possibile per portare avanti la nostra battaglia di rinnovamento all'insegna della trasparenza e del coinvolgimento di tutti.
Teniamo duro!
Enrico Tuci
Imprenditori Ippici Italiani
P.S.
vi aspetto sul Think Tank di www.imprenditoriippici.it