Continua la inesorabile distruzione del settore da parte del Mipaaf.
Il calendario pubblicato fino alla fine dell'anno impedirà di distribuire al settore quelle risorse che ancora ci spettano e che il ministero tende sempre a destinare ad altre attività o a coprire vecchi debiti dovuti alle malefatte del passato di Unire e Assi.
Non è vero che il Montepremi resta invariato e poi invariato rispetto a cosa? Nel 2015 a bilancio avevamo 102 milioni, poi ne hanno promessi 97 per poi distribuire 87 milioni + premio aggiunto, Sella e gli inutili gettoni Tris che vanno prevalentemente a Allenatori e Guidatori/Fantini.
Per quest'anno sono iscritti a bilancio 90,5 milioni (-11,5 milioni) e statene certi che ne saranno distribuiti ancor meno.
Inoltre la Spada di Damocle del Comma 5 prevede che se non dovessero reperirsi risorse provenienti da residui attivi sarà penalizzato il Montepremi.
Il Calendario è la solita minestrina allungata che si adegua alle necessità delle Società senza alcuna logica che valorizzi la qualità, lo spettacolo ed il gioco, nessuna.
Si tratta di una distribuzione di risorse e basta, una distribuzione che sempre più avvantaggia la fascia medio bassa.
Le Scommesse calano, la Giustizia latita, i pagamenti vanno a singhiozzo, i 10 milioni delle Iscrizioni Gran Premi si sono persi nei meandri delle Casse del Mipaaf, le Scuderie chiudono e scappano all'estero, nell'ambiente dilaga l'illegalità e non c'é più traccia di valori etici e sportivi.
Qualcuno vorrebbe farci credere che questi dirigenti possono salvare il settore quando sono esattamente coloro che ci hanno accompagnato nel drammatico tragitto Unire-Assi-Mipaaf?
Gravissimo il taglio al Montepremi Ordinario del Galoppo, una mazzata completamente ingiustificata. Si era parlato di un aggiustamento di un paio di milioni ma qui siamo andati ben oltre, e questo significa che se al Galoppo si taglia il 17% anche al Trotto ci sarà un taglio consistente che verificheremo solo alla fine dell'anno sulla nostra pelle. Come sempre.
E' impossibile dialogare con questi dirigenti, si tratta di una gestione indifendibile e noi moriamo per la loro incapacità. Non è accettabile che le Aziende del settore debbano interfacciarsi con il nulla assoluto, senza alcuna responsabilità e senza rapporti istituzionali regolati.
Si ascolta chi conviene ascoltare e frequenta gli uffici del ministero come un Bar.
Quindi un settore che distribuisce 180 milioni viene gestito come un circolo sportivo tra 4 amici. Vergognoso.
E intanto il ministero raggiunge l'obiettivo: Tagliare. L'unica cosa che sa fare.
Qualcuno ha parlato di buon lavoro svolto dal ministero, riteniamo di essere di fronte, come nella tradizione della vecchia ippica, a piccoli interessi di bottega portati avanti da chi (oltre a non avere nessun cavallo) non ha minimamente un'idea di Sistema e di meritocrazia e cerca di portare a casa qualcosa nell'immediato e vivacchiare alla giornata.
Alla faccia del Mipaaf ieri in Dubai due fantini italiani Andrea Atzeni e Mirco Demuro sono primo e secondo in una corsa da 5,4 milioni di dollari.
Bellissima l'immagine di Atzeni con la bandiera della Sardegna.
Nonostante questi scriteriati gestori che hanno affondato il settore Uomini e Cavalli italiani vincono nel mondo, dimostrazione che la passione, la competenza, la storia dei nostri territori dove l'ippica è nel cuore della gente, potrà permettere, con condizioni completamente diverse che sostengano l'iniziativa privata e la passione sportiva, il rilancio del settore, si tratta solo di cambiare le regole e smettere con queste misere distribuzioni a pioggia.
Contiamo che arrivi presto il Decreto con la Riforma che farà nascere l'organismo privatistico che gestirà il settore, è inaccettabile quello che stiamo vedendo, prima la guerra alle Società di Corse, poi adesso al Galoppo, non è mettendo contro le componenti del Settore che si rilancia, questa è una distruzione che non giova a nessuno.
Sarà importante che questo nuovo organismo, come abbiamo sempre affermato, tagli completamente col passato, nessuna persona che abbia ricoperto incarichi nelle sciagurate gestioni Unire/Assi dovrà essere incluso, a cominciare dagli attuali dirigenti. Questa è una condizione dettata dal buon senso e dalla necessità di aprire un nuovo corso completamente diverso.
Imprenditori Ippici Italiani
27 marzo 2016