E’ da sempre nostra ferma convinzione che il Proprietario debba essere, insieme al Cavallo ovviamente, il protagonista del palcoscenico ippico e che solo rilanciando questa figura basilare si potrà rilanciare, anche economicamente, l’Allevamento ed il lavoro di Allenatori, Guidatori, Fantini e Artieri.
La costrizione a vestire i panni del Proprietario da parte di Allevatori e Allenatori ha accelerato la decadenza e l’impoverimento del settore poiché solo l’amore verso il Cavallo, la passione e la disponibilità economica del Proprietario possono sostenere il sistema.
Ricordiamo che anche in un sistema economicamente florido come quello francese, dove i Proprietari sono certamente rispettati e non denigrati come in Italia, a fronte di una stima di 600 milioni di costi le Scuderie percepiscono premi intorno ai 500 milioni.....
Non possiamo mai dimenticare che solo creando un ambiente “pulito”, moderno, accogliente e prestigioso potremmo riconquistare i Proprietari e chi dice che l’Ippica italiana va male per colpa della crisi economica non ha veramente capito niente, questa Ippica non funzionerebbe neppure nel pieno di un boom economico. Le opportunità di crescita del settore sono immense e molti sistemi ippici nel mondo ce lo dimostrano, ma certamente in Italia occorre cambiare molto perché come diceva Einstein: “Non possiamo pretendere che le cose cambino, se continuiamo a fare le stesse cose”.
Ad esempio, ogni volta che seguiamo una telecronaca in cui si abbina il nome del Cavallo vincitore unicamente a quello dell’Allenatore dimenticando completamente di citare la Scuderia, i Colori, e di “premiare” colui che è il Proprietario e quindi il finanziatore di tutto, ripetiamo un delitto già perpetuato milioni di volte e impediamo l’enfatizzazione di quel magnifico sogno che è il vedere in una “vittoria” del proprio Cavallo una straordinaria, impareggiabile gratificazione.
L’ippica italiana è stata uccisa anche da questi ingenui comportamenti.
Praticamente è tutto da rifare e Lega Ippica Italiana dovrà mettere al centro di tutto la figura del Proprietario, anche per rilanciare l’Allevamento che certamente rappresenta le fondamenta della filiera ma, senza i Proprietari a cui vendere i Puledri, dove potrebbe andare? Vogliamo forse incrementare i nati per farli mantenere in pista dagli stessi Allevatori?
In attesa, quindi, della partenza di Lega Ippica Italiana, stiamo cercando di indurre il Mipaaf ad adottare alcune iniziative di carattere transitorio per la programmazione del 2015:
Di estrema urgenza
-Pagare i tre mesi del 2012 nei primi mesi del 2015.
-Rimborsare gli importi delle Iscrizioni e delle Entrate degli ultimi due anni.
-Ufficializzare lo stanziamento del 2015.
-Garantire regolarità nel pagamento dei premi alle Scuderie, con o senza fattura.
-Garantire anche alle Scuderie estere che corrono in Italia pagamenti veloci e certi affinché non si interrompa il principio della reciprocità internazionale.
-Il Calendario del 2015 deve tener conto delle aree geografiche e del numero dei cavalli in attività.
-Allungare la carriera di corse portandola a 12 anni per i maschi e a 10 anni per le femmine.
-Coordinare il nostro calendario con quello delle Corse di Gruppo europee evitando concomitanze e creando eventi che attraggano anche i Cavalli esteri.
-I Gruppi 1 dovrebbero essere almeno a 40 gg. di intervallo temporale mentre i Gruppi 2 dovrebbero essere inseriti almeno a 20 gg dai Gruppi 1.
-Sostenere la partecipazione dei Cavalli italiani al Circuito Europeo destinando risorse aggiuntive alle prove italiane inserite in questo ambito.
-Intraprendere sempre di più l’utilizzo delle Corse a chiamata sul tipo del modello francese.
Evitare l'appiattimento: la mediocrità non serve a nessuno
-Si concentrino i migliori Cavalli in alcuni Ippodromi per correre per un montepremi veramente sostanzioso che permetta di ridare valore al mercato del Cavallo da Corsa e dei Puledri.
Tutela del ruolo del Proprietario
-Le piste siano costantemente monitorate affinché l’integrità del Cavallo sia tutelata e lo spettacolo assicurato.
-Le partenze con Autostart devono essere omogenee, che si mettano d'accordo gli Starter di tutti gli Ippodromi.
-La programmazione dei singoli Ippodromi sia scevra da interessi personali che avvantaggino singole Scuderie.
-La Televisione offra visibilità al ruolo del Proprietario, primo attore del palcoscenico ippico.
Enrico Tuci
Imprenditori Ippici Italiani