Spesso, nel nostro settore, assistiamo a comportamenti deprecabili che ormai a molti potranno erroneamente sembrare normali ma che ciascuno di noi, nell'ambito della propria coscienza, capisce chiaramente quanto sono deleteri e quanto danneggino gravemente il settore stesso.
Uno dei pilastri della riforma ippica, già Legge dello Stato, è costituito dall’adozione del Codice Etico che Lega Ippica Italiana avrà il compito di applicare e che tutti gli operatori dovranno obbligatoriamente osservare, pena l’incorrere in sanzioni adeguate alla gravità delle violazioni commesse.
L'Etica esprime l'insieme di norme di condotta osservate da un soggetto, o da un intero gruppo di soggetti, facendo riferimento a regole e principi da seguire nella vita pratica di tutti i giorni. Il raggio d'azione dell'Etica, quindi, pur riferendosi ad un universo fatto di principi e di valori, è tutt'altro che teorico, riguarda il normale agire quotidiano e si traduce in norme pratiche di comportamento.
Quando la riflessione sull'Etica si sposta, come nel nostro caso, ad un ampio ambito organizzativo, il concetto di responsabilità e consapevolezza individuale si lega inevitabilmente ai modelli di “Responsabilità Sociale d'Impresa”. Questa si configura come la capacità di integrare le attività dei vari operatori con il rispetto e la tutela degli interessi di tutti gli individui con cui ci si relaziona, avendo rispetto della salvaguardia delle risorse ambientali e della loro conservazione per le generazioni future.
L'attività di Lega Ippica Italiana sarà volta a perseguire il proprio obiettivo, ovvero lo sviluppo dell’intero settore ippico, avendo contemporaneamente considerazione e rispetto per tutti gli operatori, per tutti i cavalli e per il valore dell'ambiente in cui si opera, come fine del proprio agire.
La mancanza di una considerazione etica del proprio agire potrebbe portare a comportamenti “potenzialmente opportunistici“ dettati dall'errata convinzione di fare il bene della propria attività. Per evitare questo appare evidente l'importanza di assumere un Codice Etico volto a ribadire che in nessun modo la convinzione di agire a vantaggio della propria attività possa giustificare comportamenti scorretti in contrasto con i valori condivisi dall’intero Gruppo e riflessi nel Codice Etico.
Pertanto l’obiettivo primario del Codice Etico è rendere comuni e diffusi questi valori, a tutti i livelli, facendo sì che chiunque, chiamato a prendere una decisione, si ricordi con chiarezza che a essere in gioco non sono soltanto i propri interessi ed i propri diritti, ma anche il rispetto di quelli degli altri.
In altre parole si deve essere consapevoli che il benessere e il rispetto di tutti, devono essere sempre presi in considerazione in ogni fase dell'agire quotidiano.
Il Codice Etico deve essere inteso come una sorta di “contratto morale” sottoscritto da tutti gli Operatori Ippici
Di recente si è andata diffondendo una nuova concezione del ruolo dell’impresa nella società con una significativa rivalutazione degli interessi degli stakeholder (portatori di interessi nei confronti del settore) rispetto al perseguimento del puro profitto.
Pertanto le aziende che hanno un valore commerciale riconosciuto dal mercato sono quelle che operano nel rispetto della legalità.
Più ci si allontana da esso e meno valore hanno le attività in questione.
Che ci piaccia o no, questa è una tendenza irreversibile!
Nessuno razionalmente può pensare allo sviluppo economico del settore ippico al di fuori del rispetto della legalità.
Nessuno può pensare di realizzare su mercati domestici o internazionali attività ippiche che non siano in regola con le normative vigenti.
Nessun operatore potrà perseverare comportamenti nei confronti dei propri clienti che non siano improntati a principi di trasparenza e lealtà.
Le professionalità che esistono nel settore Ippico italiano debbono pertanto, nel loro interesse, adeguare i propri comportamenti al rispetto delle norme e contemporaneamente vedranno nel tempo accrescere i propri guadagni.
E’ altresì ovvio che l’azione istituzionale di Lega Ippica Italiana sarà improntata a far si che le attuali “regole del gioco”, che spesso appaiono vessatorie, diventino il più possibile applicabili senza il bisogno di richiedere agli operatori atti di eroismo vero e proprio.
Francesco Tabone
Imprenditori Ippici Italiani