Si tratta dell'ennesima beffa a danno dei Proprietari.
Provate ad immaginare quanti soldi sono stati pagati dalle Scuderie italiane (e non solo) per iscrivere i propri cavalli ai Gran Premi del 2013.
I soldi delle iscrizioni dovrebbero essere, ovviamente, re-distribuiti subito ai cavalli arrivati a premio ma questo spesso non è avvenuto.
Suggeriamo a tutti coloro a cui spetta il rimborso delle iscrizioni ai Gran Premi del 2013 di contattare subito le Società di Corse e di esigere il pagamento. A noi risulta che molte Società di Corse stiano provvedendo a pagare, ma non tutte, molte sono gravemente inadempienti.
Per correttezza dobbiamo specificare che la Società Ippodromi Partenopei ha spiegato, con un apprezzabile comunicato, di avere un contratto di convenzione col Mipaaf che non consente loro di restituire le iscrizioni ricevute. Purtroppo si tratta dell'ennesimo intervento arbitrario del Mipaaf che si trattiene in maniera completamente ingiustificata i soldi di una attività, quella del pagamento delle iscrizioni, che esulava completamente dalla gestione dell'Ente e che invece faceva parte di una gestione diretta tra privati. Un sopruso molto grave del Ministero a cui i privati dovrebbero e potrebbero, a nostro avviso, appellarsi. In sostanza l'Ippodromo di Napoli ha dovuto, sembra, versare i soldi ricevuti dalle Scuderie partecipanti ai Gran Premi dello scorso Dicembre, su un conto del Mipaaf dedicato. Sarà nostra cura sollecitare al Mipaaf i pagamenti in oggetto (allungando così una interminabile lista di spettanze incredibilmente sottratte dal Ministero ai cittadini) e di protestare contro questa assai discutibile appropriazione.
Ci chiediamo anche che fine abbiano fatto tutte le iscrizioni pagate dai Proprietari per iscrivere i propri cavalli alle corse ordinarie finché queste erano state a pagamento, l'ennesimo furto ai danni degli ippici, uno dei tanti!
Vogliamo poi parlare delle iscrizioni del 2012? Che fine hanno fatto, ad esempio, i 180.000 Euro del Derby Italiano del Trotto del 2012, quello di Roma, per intendersi? Perché sono rimasti inspiegabilmente in parte nelle Casse di Assi ed in parte nelle Casse dell'Ippodromo di Tor di Valle da cui, siamo certi, sarà impossibile riprenderli? Qui non si tratta di Decreto zozzeria, questa è una zozzeria senza decreto!
Prima o poi, siamo certi, qualcuno interverrà su tutte queste nefandezze e qualcuno pagherà.
Noi non ci tireremo indietro e faremo di tutto per fare chiarezza.
Enrico Tuci
Imprenditori Ippici Italiani
lunedì, 28 aprile 2014