E' di ieri la conferma da parte dell' On. Angelilli, Vice Presidente del Parlamento europeo, che la Commissione europea ha risposto positivamente alla richiesta di inserimento della filiera ippica italiana tra le attività finanziabili attraverso il cofinanziamento regionale.
E' infatti arrivata la risposta alle 2 interrogazioni presentate dall'On. Angelilli aventi per oggetto il finanziamento della filiera ippica, la prima a carattere nazionale e la seconda più specifica per la Regione Toscana. L'iniziativa è nata nel mese di Settembre in occasione di un dibattito pubblico sull'ippica avvenuto a Montecatini ed al quale, oltre all'On. Angelilli, erano presenti il Sottosegretario con delega per l'ippica On. Giuseppe Castiglione, l'On. Monica Faenzi ed il Vice Presidente del Consiglio della Regione Toscana Roberto Benedetti.
Su richiesta avanzata da Nicola Benini (Consigliere Anact di Toscana e Sardegna) e da Samuele Campioni (Comitato Operatori Ippici Toscani) tutti si sono dimostrati interessati ad approfondire la possibilità del comparto ippico di usufruire dei finanziamenti dell’Unione europea, cosa mai avvenuta fino ad oggi.
Grazie ad un successivo incontro tecnico presso la sede della Rappresentanza italiana del Parlamento europeo a Roma, al quale è intervenuto anche il Presidente di Imprenditori Ippici Italiani Enrico Tuci, l'On. Angellilli si è subito attivata formulando le 2 interrogazioni.
Finalmente ieri è giunta la risposta della Commissione, che ritiene possibile l'estensione dei finanziamenti della Ue non solo all'allevamento di cavalli, ma anche a tutta la filiera ippica. Questo un estratto dalla risposta:
“Il quadro giuridico UE relativo alla programmazione 2014-2020 non esplicita i settori non agricoli che possono beneficiare del sostegno in ambito rurale. Spetta infatti agli Stati membri definire la portata dell’intervento dei rispettivi programmi di sviluppo rurale. Di conseguenza, allo stato attuale non si può escludere che l’allevamento di cavalli da corsa e/o i servizi connessi possano eventualmente essere sovvenzionati dal Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR). “
Trattandosi però di interventi co-finanziati dalle Regioni è necessario che ci si attivi Regione per Regione al fine di inserire la filiera ippica negli specifici P.O.R. (Piani Operativi Regionali) in fase di stesura da parte delle Regioni e che condizioneranno la destinazione dei finanziamenti europei per i prossimi 7 anni (2014-2020). Infatti, come specificato nella risposta del Consiglio Europeo:
“ Poiché l’attuazione delle misure contemplate dal programma di sviluppo rurale e la selezione dei singoli progetti sono di competenza delle autorità di gestione regionali, è a loro che dovrebbero essere chieste ulteriori informazioni al riguardo.”
Si consiglia quindi agli operatori ippici di attivarsi, direttamente o tramite i propri rappresentanti, presso la propria Regione al fine di far inserire la filiera ippica nei propri P.O.R.
Cogliamo l'occasione per ringraziare l'On. Angelilli del fattivo e concreto interesse che ha dimostrato verso il comparto ippico, sperando di aver contribuito con lei ad aprire nuove possibilità di finanziamento ad un settore ormai allo stremo.
Montecatini, 10 Gennaio 2014
Nicola Benini (Delegato ANACT per le regioni Toscana e Sardegna)
Samuele Campioni (Comitato Operatori Ippici TOSCANA)
Enrico Tuci (Imprenditori Ippici Italiani)