Finalmente si parla di programmazione.
La prima riflessione porta a considerare che una programmazione seria si dovrebbe stabilire prima che gli operatori investano, per cui, Commissioni Tecniche composte da elementi delle Società di Corse e da rappresentanti qualificati professionalmente degli operatori dovranno stabilire questi principi entro il mese di Agosto dell'anno precedente, prima dell'effettuazione delle Aste.
E' auspicabile che in futuro questa attività sia sganciata completamente da quella del Ministero che non ha ne la competenza ne l'agilità per svolgere questo compito tecnico e programmatico che spetta al settore e non allo Stato.
Chi avesse dei dubbi si studi tutti i più importanti sistemi ippici del mondo e si sganci per un minuto dalla situazione demenziale della nostra ippica, completamente ostaggio della burocrazia.
In attesa di una sempre più indispensabile Riforma radicale del settore è nostro compito proporre i migliori principi e pretendere che siano applicati:
L'obiettivo primario deve essere la valorizzazione del Cavallo Italiano, dell'Allevamento Italiano e delle Corse Italiane.
Tutte le scelte dovranno basarsi su criteri unicamente meritocratici e mai assistenzialistici.
La parola chiave, seppur con risorse ridimensionate, è "Riqualificazione" e non si dovrà mai pensare in termini di sopravvivenza perchè tirare a campare porta a morte certa e immediata.
Per cui, nella redazione del Calendario:
-Si devono valorizzare gli ippodromi che portano pubblico e che raccolgono più gioco sul campo.
-Si deve strutturare il "miglior palinsesto possibile" che ogni giorno tenti di riconquistare gli appassionati e di risvegliare l'interesse di Scommettitori e Proprietari. Ogni giorno gli ippodromi principali dovranno fare da traino per tutto il palinsesto della giornata, per cui dovranno essere valorizzati al massimo e affiancati intelligentemente con l'attività più qualificata proveniente dai campi esteri.
-Si eliminino le corse del lunedì, lasciando in questo giorno il palinsesto solo ai campi esteri e dando un giorno di riposo al settore.
-Si faccia particolare attenzione al palinsesto delle corse di cartello estere affinchè non vengano a sovrapporsi con gli eventi italiani, sia per garantirsi i migliori attori, sia per ottimizzare la raccolta del gioco.
-Si tenga conto che durante l'anno ci saranno importanti manifestazioni sportive quali Olimpiadi invernali, Mondiali di Calcio, Champions League e Campionato che è meglio considerare e a cui conviene non sovrapporsi.
Al fine della valorizzazione del Cavallo e del ruolo fondamentale del Proprietario e per evitare l'appiattimento attuale:
-Si assegni una dotazione elevata di Euro 80/90.000 a giornata agli ippodromi di prima fascia.
-Si preveda una distribuzione di ingenti risorse a quella fascia di cavalli che rappresentano il sogno per ogni proprietario.
-Si attui il criterio, cosiddetto "a forbice" che premia decisamente la qualità, riduce la fascia media e che comunque garantisce alla fascia bassa una dotazione minima di Euro 30.000 a giornata.
Vista la situazione economica precaria di tutto il settore ed in particolare delle Società di Corse, al fine di garantire agli operatori il regolare svolgimento dell'attività e la completa distribuzione del Montepremi:
- Si dimentichi l'assurdo principio che se un ippodromo chiude, o non apre, si recupera solo il 50% delle giornate.
- Si richiedano agli ippodromi garanzie fidejussorie proporzionali al numero di giornate assegnate.
- Non si diano giornate a quelle Società di Corse che non offrono alcuna garanzia.
- Si tenga conto della presenza quantitativa e qualitativa di cavalli e di operatori sul territorio.
- Si determini una classificazione degli ippodromi in base ai principi del modello AHP da loro stessi condiviso.
Enrico Tuci
Imprenditori Ippici Italiani
giovedì, 9 gennaio 2014