In un Paese che sta morendo, vittima di una classe politica impotente ed incapace, schiavi di una burocrazia prepotente che oltre a succhiarci il sangue ci impedisce ogni iniziativa, la piccola comunità ippica, che pochi anni fa viveva alla grande, adesso è allo stremo, fortemente indebitata e sta perdendo i pezzi per strada.
La Riforma arriverà, ma intanto bisogna convivere col presente e affidarci a questa nuova dirigenza Ministeriale che potrebbe fare qualcosa di buono se lavorasse verso quel modello, ma lo farà?
Se vogliamo fare la fotografia del 2013 ci rendiamo conto che, nuovamente, siamo stati penalizzati molto più di quello che era scritto sul pessimo Decreto del 31/1, ovvero, prima ti tolgono per Decreto e poi ti tolgono ancora, diciamo "per inefficienza", per cui abbiamo l'ennesima conferma che dello Stato non ci si può assolutamente fidare e purtroppo dobbiamo inserire anche il Dott. Vaccari nel lungo elenco di coloro che ci hanno fortemente penalizzato e poi se ne sono tranquillamente andati.
Mi indigno quando leggo sul Decreto del 31/1 che il Mipaaf "ha recentemente emanato il nuovo regolamento Antidoping ed ha avviato la revisione della composizione degli organi di giustizia sportiva, per dare maggior credibilità al settore e rafforzare la sicurezza di legalità negli scommettitori". A proposito di "trasparenza e legalità" mi pare che su questo fronte ci sarebbe molto da lavorare non solo per i risultati ottenuti, che sono inesistenti, ma anche sull'aspetto formale che è alquanto discutibile. Eppure se non si riparte da qui non si andrà da nessuna parte!
Ma torniamo al futuro, giovedì 9 gennaio, al Mipaaf, esprimeremo i Principi per la redazione del Calendario 2014.
Questo, a nostro avviso, dovrà assolutamente evitare l'appiattimento delle dotazioni e applicare il principio della cosiddetta "forbice", dovranno quindi essere destinate risorse sostanziose ad ippodromi e a giornate in cui si enfatizzi lo spettacolo sportivo ed il valore del cavallo.
Che si applichi un principio di distribuzione territoriale delle giornate, facendo particolare attenzione all'area Nord Ovest che risulta particolarmente penalizzata dalla chiusura della pista del Trotto di Milano.
Che si elimini il principio assurdo che le giornate assegnate ad un ippodromo non si debbano spostare su un'altra pista.
Suggeriremo di non correre il lunedì e di utilizzare corse estere per il palinsesto di quel giorno.
Chiederemo di tenere conto della produttività di tutti gli ippodromi, premiando coloro che raccolgono gioco sul campo, portano pubblico e offrono un miglior servizio alla realizzazione dello spettacolo sportivo, utilizzando anche i criteri del "metodo AHP" a suo tempo condiviso da tutti gli ippodromi, e di vigilare sul loro comportamento che talvolta risulta troppo "personalizzato" nella composizione dei partenti.
Tutti gli ippodromi possono essere una risorsa e dovranno avere un ruolo promozionale sul territorio ma non possiamo sottovalutare il rischio che alcuni di questi non saranno nelle condizioni di garantire il regolare svolgimento delle Corse, per cui suggeriremo di richiedere loro delle garanzie fidejussorie a fronte delle giornate che si andranno ad assegnare.
Enrico Tuci
Imprenditori Ippici Italiani
6 Gennaio 2014