Sapete cosa distingue la filiera ippica francese dall'ippica italiana?
Qui il Montepremi è considerato "residuale" (termine orribile sia nella sostanza che nel significato) e non mancano mai le brutte sorprese, mentre in Francia il Montepremi è l'oggetto stesso del sistema, la fonte di risorse da cui attinge tutta la filiera, dall'Allevatore al Proprietario, che permette la salvaguardia del territorio agricolo e lo sviluppo rurale e nessuno si permetterebbe mai di metterlo minimamente in discussione.
Qui talvolta abbiamo la sensazione che i Premi delle Corse siano considerati come dei contributi aggiuntivi (come quelli utilizzati nel mondo agricolo) mentre invece rappresentano il sistema linfatico del settore, unica voce di entrata, a cui si aggancia il valore del cavallo, perchè senza la certezza di un Montepremi non esisterà il Proprietario che acquista il puledro dall'allevatore e che lo affida all'Allenatore pagando la pensione. Senza certezza di Montepremi e di Pagamenti decenti il Cavallo da Corsa non acquisisce valore e si spegne anche il sogno di avere il Campione.
Come si fa a non capire questo?
I dati che ci pervengono da Giorgio Mihalich, della prestigiosa rivista Dati Statistici, confermano che nel 2013 saranno distribuiti poco più di 51 milioni e che mancano 10 Milioni di Euro rispetto a quanto dichiarato.
I dati provenienti dalle Società di Corse ci dicono che mancano all'appello 9 Milioni di Euro.
Ma perchè non esistono dati ufficiali sul Montepremi distribuito?
Siamo molto preoccupati, un ulteriore taglio del 16% sul 2013 non possiamo permettercelo, e per il 2014 le risorse dichiarate, 183 Milioni, sono assolutamente insufficienti e non abbiamo ancora nessun elemento che ci permetta di decidere come e quanto investire.
Enrico Tuci
Imprenditori Ippici Italiani
venerdì, 13 dicembre 2013